La governance e
i principi Snam

Grazie ad una robusta struttura di governance, conduciamo le nostre attività con integrità e trasparenza, e contrastiamo la corruzione, favorendo una stretta interazione con il contesto circostante e i nostri stakeholder.

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Il CdA

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nell’ambito della struttura di corporate governance della Società, definendo gli indirizzi strategici, organizzativi e di controllo della Società e delle Controllate e monitorandone l’attuazione.

Statuto

Dal 2021, lo Statuto di Snam, modificato dall'Assemblea degli Azionisti, formalizza l'impegno della Società a favorire la transizione energetica e il successo sostenibile. Questo impegno si riflette nel perseguimento del valore a lungo termine per gli azionisti e nel soddisfare gli interessi degli stakeholder.

I Comitati

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito tre Comitati: Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate, Comitato Nomine e Remunerazioni e Comitato Environmental, Social & Governance e Scenari di Transizione Energetica. Il Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate esegue funzioni consultive e istruttorie per il Consiglio di Amministrazione, supportando decisioni sul controllo interno e sulle operazioni con interessi degli amministratori; il Comitato Nomine e Remunerazioni ha un ruolo consultivo, propositivo e istruttivo per il Consiglio di Amministrazione sulla composizione, dimensione, parità di genere e remunerazione dei consiglieri e dei comitati; il Comitato Environmental, Social & Governance e Scenari di Transizione Energetica svolge funzioni istruttorie, propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione, in materia di sostenibilità e scenari di transizione energetica di lungo periodo.

Per migliorare la trasparenza e l'allineamento degli obiettivi aziendali, la Politica sulla Remunerazione è stata integrata con il Piano strategico 2022-2026. Sono stati inseriti nuovi obiettivi all'interno dei piani di incentivazione prevedendo, per quello di breve termine, una metrica di sostenibilità legata a criteri ESG all'interno dei supply chain scoring model, e per quello di lungo termine una metrica di business legata all'Energy Transition Readiness.

Il sistema di remunerazione e incentivazione di Snam

In ottica di una sempre miglior informazione e chiarezza da parte di tutti gli stakeholder, è stata consolidata la disclosure in termini di collegamento tra la Politica sulla Remunerazione e il Piano strategico 2022-2026. Inoltre, sono stati inseriti nuovi obiettivi all'interno dei piani di incentivazione, includendo, sia per il breve (IMA) che per il lungo termine (IALT), delle metriche legate ai criteri ESG e all'Energy Transition Readiness.

Relazioni con gli stakeholder e analisi di rilevanza

Snam favorisce un rapporto di collaborazione con tutti i propri stakeholder volto al dialogo e all’ascolto attivo, sviluppando strumenti ed azioni di engagement che rafforzano la fiducia, l’inclusione e la crescita reciproca.

Ogni anno, Snam conduce un'analisi approfondita in conformità agli standard di rendicontazione di sostenibilità per garantire una rappresentazione accurata delle attività, dell'andamento e degli impatti del Gruppo. Il processo per la definizione e l’aggiornamento dei temi rilevanti per il 2023 ha previsto le seguenti attività:
  • Comprensione del contesto in cui Snam opera;
  • Identificazione dei temi di sostenibilità e dei relativi impatti, rischi e opportunità da sottoporre a valutazione;
  • Identificazione dei temi di sostenibilità e dei relativi impatti, rischi e opportunità da sottoporre a valutazione;
  • Aggregazione dei risultati e definizione dei temi rilevanti e dei relativi impatti, rischi e opportunità di Snam.
La lista dei temi significativi di Snam è stata aggiornata utilizzando la prospettiva dell'impact materiality, distinguendo tra temi rilevanti e quelli al di sotto della soglia di rilevanza. I risultati delle valutazioni, basate sulla doppia prospettiva di impact e financial materiality, sono rappresentati nella matrice di doppia rilevanza, ispirati dai nuovi requisiti della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

CSRD

Con l’obiettivo di anticipare le richieste dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in vigore a partire dal 2024, Snam ha ristrutturato già a partire dal 2023 la propria rendicontazione di sostenibilità, integrando alla DNF le informazioni relative alla governance e alla strategia di sostenibilità di Snam, alla gestione di impatti, rischi e opportunità, e all’analisi di rilevanza. Ciò al fine di rispondere in modo proattivo alle disposizioni dei nuovi standard di rendicontazione “European Sustainability Reporting Standards” (ESRS). Snam ha quindi rivisto i suoi temi di sostenibilità secondo nuovi standard, incluso l'adeguamento al reporting ESRS e alla CSRD: è stata effettuata un'analisi per integrare informazioni richieste dai nuovi standard di rendicontazione, coinvolgendo le funzioni responsabili per verificare l'allineamento dei dati e dei processi di reporting.

Principali politiche e linee guida di Snam

Snam ha implementato una vasta gamma di politiche e linee guida su temi quali ambiente, persone, fornitori, comunità, diritti umani, fisco, legalità e governance. Queste stabiliscono azioni e obiettivi specifici per allineare le operazioni del Gruppo ai più elevati standard normativi e principi etici. Per ulteriori informazioni in merito alle politiche adottate da Snam, si faccia riferimento all’ “Allegato 2 – Principali politiche e linee guida di Snam” della Dichiarazione Non Finanziaria.

Nell’ottica di un rafforzamento del processo di reporting, la Dichiarazione di carattere Non Finanziario 2023 è stata sottoposta a giudizio di conformità di tipo “limited assurance”, con un’estensione delle attività di revisione sulle Emissioni dirette di GHG (Scope 1) e sulle Emissioni indirette di GHG da consumi energetici (Scope 2), per le quali è stato svolto un esame completo (reasonable assurance) da parte della Società di revisione incaricata Deloitte & Touche S.p.A.

LEGGI LE POLITICHE ESG

Agire secondo l’etica di impresa e i principi di anticorruzione

Snam ha adottato ed efficacemente attuato un Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione ai sensi della UNI ISO 37001:2016 (“Sistema di Gestione Anticorruzione”) rappresentato dal “Compliance Programme Anticorruzione”, per mezzo del quale Snam identifica e valuta i rischi di corruzione insiti nell’esercizio delle proprie attività di business al fine di prevenire la violazione delle relative norme, sia interne che esterne.

Nell'ottica di prevenire e contrastare sia la corruzione attiva che passiva, la scelta di fornitori e business associate e la gestione dei rapporti con gli stessi e delle relative clausole contrattuali di protezione prevedono tre livelli di azioni:

Due diligence anticorruzione
Patto etico e d’integrità
Clausole contrattuali

Prima di instaurare qualsiasi tipo di rapporto con un Business Associate, la Funzione interessata deve richiedere una Due Diligence.

Due diligence anticorruzione
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Prima di instaurare qualsiasi tipo di rapporto con un Business Associate, la Funzione interessata deve richiedere una Due Diligence.

Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

L'Head dell'Enterprise Risk Management (ERM) guida una unità essenziale per la gestione integrata dei rischi aziendali in tutte le società del Gruppo. I risultati delle valutazioni periodiche dei rischi e delle relative strategie di gestione sono presentati ai vari organi di controllo e governance di Snam, inclusi il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato ESG, il Collegio Sindacale e il Consiglio di Amministrazione. Inoltre, sono condivisi con funzioni interne come Internal Audit, Pianificazione Strategica e Sostenibilità, coinvolte nel processo di risk assessment.

L'unità ERM promuove una cultura del rischio attraverso la formazione di Consiglieri e dipendenti sull'applicazione delle metodologie di risk management e sulle evoluzioni del Modello ERM. Queste iniziative mirano a creare consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità aziendali e a illustrare il modello ERM e la metodologia di valutazione dei rischi.

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I rischi e le opportunità vengono identificati a partire dai processi aziendali, da un'analisi del contesto esterno e interno e dagli obiettivi delineati nel piano strategico aziendale. I rischi e le opportunità sono presi in carico secondo priorità tenendo in considerazione i valori della cosiddetta “severity residua” e sono classificati in finanziari, operativi, legali e di compliance e strategici. La severity residua rappresenta l’esposizione effettiva a un rischio specifico, e si ottiene associando alla severity inerente la valutazione dell’efficacia e l’adeguatezza dei presidi adottati per mitigare il rischio. A fine 2023, risultano mappati 131 rischi e 47 opportunità suddivisi tra tutti i processi aziendali, di cui 48 rischi e 23 opportunità classificati come Sustainability-relevant.

Climate change risk assessment

Nel 2023, Snam ha integrato nel Modello ERM un framework di Climate Change Risk Management (CCRM) per gestire meglio rischi e opportunità legati al cambiamento climatico, aumentando la resilienza aziendale. Il CCRM affronta rischi fisici (es. alluvioni, incendi) e di transizione (es. politici, legali, tecnologici, di mercato).

Valutiamo gli impatti fisici e di transizione del cambiamento climatico considerando le specificità territoriali e aziendali, e utilizziamo approcci e strumenti diversi basati sulla durata prevista degli asset e sugli orizzonti temporali (breve, medio, lungo termine) identificati nel processo di Climate Change Risk Management.

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